VENERDI’ 15 MARZO 2013 alle ore 20.45
“Arte di sera…”
Roberto Campoli, artista e psicoterapeuta, espone le sue opere e conversa con noi
L’UOMO CHE SAPEVA ASCOLTARE I SASSI
C’era una volta un uomo bizzarro che spesso si vedeva camminare nelle discariche, tra le macerie oppure a testa bassa, sulla riva del mare. Tutto faceva pensare che fosse un po’ matto o almeno terribilmente malinconico. Per la verità un po’ triste lo era, come sempre lo sono le teste geniali e romantiche, e anche un po’ solo, come tutte le anime perse.
Lui passeggiava in quei posti e parlava, si chinava, ascoltava, raccoglieva e scartava. Le vecchie cose buttate via, dimenticate ma parlate dal tempo, lo chiamavano a raccogliere le loro storie e a dare un senso alla loro vita. Pezzi di legno, vecchi chiodi arrugginiti, tappi schiacciati, occhiali rotti, calcinacci e frammenti di ogni tipo lo commuovevano.
E soprattutto li sentiva invocare: “Facci vivere, dacci un po’ di rispettabilità, riscatta la nostra povera vita di scarto.”
Lui li guardava a uno a uno, e ciascuno gli raccontava qualcosa, vecchie storie che lui intuiva, dal segno di un vecchio chiodo, dal nero di un fuoco spento, dal colore che un tempo era stato muro…
Ma con tutta la sua buona volontà non poteva salvarli tutti e molte volte doveva tirar dritto per non essere sopraffatto dalla pena.
Così dolorosamente doveva scegliere e scartare ancora una volta, come già aveva fatto il tempo. Poi arrivato a casa lasciava che gli sciagurati socializzassero e si prendessero.
Per amore, per passione, raramente per pigrizia, qualche volta per vanità, mai per opportunismo.
Non lo permetteva, l’avrebbe trovato volgare e avvilente.
Dopo di che rispettava le loro scelte; ed erano tutte belle, e armoniose perché amore e piacere le guidava.
Così nella loro nuova perfezione non rassomigliavano a nessun’altra cosa e non sentivano più di essere solo frammenti perduti.
Quell’uomo, semplicemente ascoltandoli col cuore, senza volerli spiegare, li aveva fatti consapevoli e un po’ orgogliosi di essere quello che erano: unici.
Da sopravvissuti cominciavano a vivere davvero.
Così anche voi, ascoltandoli, comprendendoli senza volerli spiegare, altrimenti vi sfuggiranno per sempre.
E se non sentite nulla non allarmatevi: forse siete soltanto un po’ troppo umani.
(Dania Cappellini)
SABATO 16 MARZO dalle 10 alle 13
“….psicanalisi si spera”
A partire da quest’anno una parte degli incontri di gruppo dei corsi di Formazione Permanente alla Relazione Terapeutica saranno condotti dal dott. Roberto Campoli. E’ nostra consuetudine presentare il conduttore in un momento di riflessione teorica aperto al pubblico, in modo da offrire a tutti gli intervenuti, e non solo ai nostri iscritti, l’opportunità di conoscerne il pensiero. In questa occasione, il dott. Campoli, ci porterà alcune riflessioni sul collegamento tra arte e psicoterapia.
Roberto Campoli vive e lavora a Genova.
La sua sensibilità artistica si è affinata camminando a contatto con la bellezza della natura e del paesaggio, ma anche osservando con amore oggetti dimenticati, umili, destinati all’abbandono. Lo sguardo innovatore di molti grandi artisti contemporanei ha altresì influenzato la sua ricerca.
Ha iniziato a dipingere ed assemblare dopo la nascita delle sue due figlie, e forse non è un caso.
Ha esposto presso:
• Fortezza Priamar di Savona
• Centro di formazione e terapia psicoanalitica “Il Ruolo Terapeutico” – Milano
• Fondazione Garaventa, castello di Nervi – Genova
• Galleria d’arte “MichiPasto Arte – Genova
• AAF (Art Affordable Fair)
• Mostra Collettiva di Artisti, castello di Nervi – Genova
INGRESSO LIBERO
Le opere resteranno esposte anche nel pomeriggio della giornata di sabato dalle ore 15.00 alle ore 18.00.